La terz'età in letteratura

La terz'età in letteratura

L’Italia si trova di fronte a una trasformazione demografica senza precedenti, con un’inequivocabile crescita della popolazione anziana e un parallelo incremento di coloro che vivono in solitudine. Tale mutamento porta con sé conseguenze sociali e sanitarie di rilievo, con un rischio crescente di isolamento sociale, solitudine e impatti sulla salute mentale.

Tuttavia, in questo scenario emergono anche nuovi orizzonti, sostenuti dall’impiego della tecnologia e dall’innovazione nell’ambito della cosiddetta “silver economy”, che mirano a proporre soluzioni atte a contrastare tali fenomeni. 

In tal contesto, le start-up e le iniziative volte all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e della robotica per migliorare la qualità della vita degli anziani acquisiscono un’importanza crescente. Tuttavia, l’affrontare in maniera efficiace queste problematiche richiederà un approccio olistico e un impegno coordinato da parte di diversi settori della società.


A noi della Leoniana piace trattare ogni argomento sotto un punto di vista multidisciplinare. Per questo proponiamo diverse letture sul tema della terza età, così da approfondire la tematica offrendo spunti e riflessioni inediti.

 

Vincenzo Paglia, L’età da inventare. La vecchiaia fra memoria ed eternità

L’autore, che da anni studia e si occupa delle esperienze e dei bisogni delle persone anziane, propone in queste pagine una visione penetrante e innovativa della vecchiaia. Un periodo libero dalla tirannia della produttività e disponibile per edificare legami, momenti di ascolto delle proprie domande e di quelle degli altri. Anni scanditi non più dal calendario degli impegni ma dal tempo degli affetti, della riflessione, del contributo offerto alla comunità. 

 

Enzo Bianchi, La vita e i giorni. Sulla vecchiaia

Terra sconosciuta in cui ci inoltriamo lentamente, paese aspro da attraversare e da conquistare, la vecchiaia ha le sue grandi ombre, le sue insidie e le sue fragilità, ma non va separata dalla vita: fa parte del cammino dell'esistenza e ha le sue chances. È il tempo di piantare alberi per chi verrà. Vecchiaia è arte del vivere, che possiamo in larga parte costruire, a partire dalla nostra consapevolezza, dalle nostre scelte, dalla qualità della convivenza che coltiviamo insieme agli altri, mai senza gli altri, giorno dopo giorno. È un prepararsi a lasciare la presa, ad accettare l'incompiuto, ad allentare il controllo sul mondo e sulle cose. Nell'inesorabile faccia a faccia con il corpo che progressivamente ci tradisce, Enzo Bianchi invita tutti noi ad accogliere questo tempo della vita pieno, senza nulla concedere a una malinconica nostalgia del futuro, ma anzi trovando qui l'occasione preziosa di un generoso atto di fiducia verso le nuove generazioni.

 

Papa Francesco, Tesori di sapienza. Il Papa parla agli anziani

Una raccolta delle parole più significative tratte dalle parole che Papa Francesco ha rivolto nei suoi discorsi agli anziani. I nonni sono la nostra storia, rappresentano la saggezza, per ognuno di noi sono una guida. Il pontefice non manca mai di ricordare che vanno custoditi, amati, ascoltati, coccolati. Il volume contiene anche delle foto di incontri del santo Padre con persone anziane. Papa Francesco quest'anno ha indetto anche la giornata dei nonni che cadrà sempre la IV domenica di luglio.

 

Comunità di Sant’Egidio, Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia

«Il numero degli anziani è cresciuto. La loro età media si è innalzata. È la realizzazione di un sogno antico dell’umanità: vivere a lungo, allontanare le frontiere della morte il più in avanti possibile, una vera “benedizione”. La lettura della Bibbia aiuta a comprendere meglio il valore degli anziani: come facciano parte, in maniera rilevante, della storia umana e religiosa. Ecco il senso di questo libro, una riflessione sulle figure “anziane” della Bibbia - Noè, Abramo, Giobbe, Zaccaria, Simeone e Anna, Nicodemo… - nel loro rapporto con la vita e con i giovani, frutto di un’esperienza di amicizia pluridecennale con gli anziani da parte della Comunità di Sant’Egidio. Gli anziani sono la “pietra d’angolo” da cui ricominciare la ricostruzione della società».

 

Vittorino Andreoli, Una certa età. Per una nuova idea di vecchiaia.

In un mondo dove l’uomo crede di avere in mano il suo destino, corriamo un grande rischio: non ammettere che il filo rosso dell’esistenza si possa indebolire e spezzare e non comprendere gli aspetti positivi di ogni trasformazione a partire dalla bellezza di invecchiare.Vittorino Andreoli ci racconta la vecchiaia come capitolo originale dell’esistenza e non come un’età «malata». Chi ha «danzato a lungo col tempo» ha maggiore capacità di sperimentare la gioia e considerare il piacere. Talvolta è sufficiente un sorriso, un nipote che si mostra interessato ad ascoltare, l’affiorare di un sentimento puro.

Back to blog